I problemi legati alla vista sono sempre più diffusi, ma fortunatamente, nella maggior parte dei casi anche facilmente risolvibili. La misurazione della vista viene effettuata da ottici optometristi e oculisti, tutti concordi nel consigliare un controllo periodico, ogni due anni, a meno che non ci siano patologie gravi.
Si comincia sempre con una buona anamnesi. Postura, tipo di ausili ottici utilizzati e nel caso di lenti a contatto per quante ore al giorno. I test per la misurazione della vista sono svariati. Ne citeremo solo alcuni indispensabili.
Come quello per la dominanza. Per determinare l’occhio dominante serve un punto luminoso di circa 2 centimetri di diametro posizionato a cinque metri; un cartoncino quadrato di 15 cm per lato con un’apertura circolare nel centro di tre centimetri. L’esaminato deve tenere il cartoncino davanti al viso con entrambe le mani a braccia tese e guardare attraverso il foro cercando di centrare con entrambi gli occhi il punto luminoso. A questo punto l’esaminatore occlude prima un occhio e poi l’altro. Capirete qual è l’occhio dominante perché una volta occluso non riuscirete più a vedere il punto luminoso.
La retinoscopia a distanza o skiascopia è un metodo di indagine obiettivo per la misurazione della vista o meglio per individuare il tipo di ametropia del soggetto. Il termine skiascopia deriva dal greco e significa “osservazione dell’ombra”. Consiste nel far guardare al soggetto esaminato un ottotipo posto a una distanza di circa cinque metri. Con lo skiascopio intanto si proietta un fascio luminoso sulla retina e si osservano i movimenti dell’ombra generata all’interno dell’occhio. Se questa ha un movimento concorde (segue cioè i movimenti della luce) il soggetto è ipermetrope; viceversa se l’ombra ha un movimento discorde l’esaminato è miope.
L’ultimo test per la misurazione della vista che vogliamo accennare è il bicromatico. Questo test si effettua dopo aver compensato l’ametropia del soggetto esaminato. L’intensità luminosa deve essere limitata; si chiede quindi al soggetto su quali dei due quadranti proiettati (rosso o verde) le linee appaiono più nere o se siano su entrambi i lati nitide e ben definite. Se il soggetto miope rispondesse ad esempio di vedere le linee più marcate sul quadrante rosso vorrebbe dire che è stato sottocorretto.
Come già accennato i test per la misurazione della vista sono tanti e alcuni davvero troppo complicati per poterli spiegare così brevemente. Ci limitiamo quindi a consigliarvi come sempre di rivolgervi al vostro ottico optometrista o all’oculista per effettuare una visita oculistica completa.
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